Il solstizio velato (21 giugno 2024)

Qualcosa accadde nel cielo il giorno del solstizio d’estate, il giorno in cui la Luce è al massimo del suo splendore. Tale giorno abbracciava quest’anno il sorgere della Luna Piena, e quanto avrebbe dovuto accadere allo sguardo dell’uomo era una chiarità completa del giorno e della notte, un’assenza quasi totale di oscurità.

Il 21 di giugno porta il Sole in culminazione e la Luna Piena appare all’orizzonte d’oriente quando il Sole scende a occidente. Dovevano esserci quindi un giorno e una notte pieni di Luce in quel momento solstiziale, 24 ore di pieno chiarore che tutti attendevamo.

Ma quest’anno, nel giorno luminoso che apre la porta a San Giovanni e a ciò ch’egli dona quale messaggero del Cristo/Sole, quest’anno il Sole rimase oscurato da una fitta coltre grigia diffusa in gran parte dell’Europa. A questa strana oscurità, molto diversa da un semplice cielo nuvoloso (sabbia del deserto? scie chimiche?), si aggiunse un forte e inquietante boato (meteorite? prove militari sottomarine?) percepito in Toscana e parte dell’Emilia-Romagna.

I dibattiti che seguirono sui media non hanno portato chiarezza a questo strano fenomeno. La discussione verteva sulle cause naturali o materiali dei fatti. Era sabbia o era sostanza chimica? Era una stella cadente o erano prove militari?

Io mi trovavo in vacanza in Istria, in un luogo che amo per la freschezza dell’aria e il colore limpido di un mare circondato da verdeggianti boschi. Ma in quel giorno privo di sole, l’atmosfera era estremamente pesante, mi sembrava di respirare dei gas e avvertivo un’oppressione al cuore, mentre quel grigiore denso ed esteso sembrava lo specchio del buio dell’anima.

La gente più giovane non vi fece caso, occupata com’era a cercare modalità di divertimento alternative ai tuffi in mare, mentre qualcuno tra i più anziani pronunciava frasi del tipo: “oggi è una giornata terribile…”, “questo cielo fa paura…”, “ah, non c’è più il mare di una volta…”

Il verde azzurro del mare s’era fatto grigio come il cielo, i contorni delle coste rocciose sembravano sfumare in un’indefinita densa sostanza.

Ascoltai con curiosità le poche notizie diffuse dalla narrazione ufficiale e quelle della controtendenza.

Ma non sentii nessuno soffermarsi sul significato spirituale di quell’evento. A quattro anni e mezzo dall’inizio di ciò che possiamo definire una prova d’iniziazione per l’umanità, ha ancora senso discutere se ciò che accade è colpa dell’uomo o colpa di eventi naturali? È così raro ancora purtroppo, l’osservare i fatti dal punto di vista di ciò che va al di là del visibile. Non possiamo pensare che sia un caso se nel giorno dell’anno in cui il Sole e la Luna dovevano raggiungere la massima luminosità, ci sia stata invece questa pesante oscurità. Non è un caso se la gioia dell’inizio d’estate si è trasformata in uno sguardo d’ombra, in un’insolita inquietudine.

Mentre cercavo di cogliere la natura delle mie percezioni, mi arrivò l’immagine del Golgota, quando alla morte di Gesù il cielo si oscurò e si udì un forte boato. Era un venerdì anche allora, proprio come in questo solstizio.

E poi ancora le parole del Vangelo: “In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria… quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte…” (Mc. 13, 24-29).

Non so se l’oscuramento del sole, della luna, il boato, la stella cadente (?) del 21 giugno siano eventi che possano avere un’affinità con i grandi fatti profetici narrati nei Vangeli o con le visioni della passione riportate dai mistici, tuttavia, poiché tutto ciò che succede ha un significato simbolico e tutto è voluto e saputo dai Mondi Superiori, si può vedere un’analogia con i fatti accaduti.

Anche se è giusto chiedersi se ciò che accade dipende dall’uomo o dalla natura, si potrebbe però anche spostare su un piano immaginativo e simbolico le nostre domande: come parlano questi fenomeni alla nostra interiorità? Come reagisce l’anima all’oscurità del cielo? Riconosce in essa ciò che le “vela” il Sole interiore?

Il Sole che vediamo nei cieli è racchiuso in piccolo anche nel nostro cuore. Il Sole fisico è la manifestazione del Sole spirituale e nel nostro cuore ne portiamo un piccolo raggio.

Una possibile lettura di questo insolito solstizio è che da quei Mondi ci sia stata data ancora una possibilità (tra le molte che abbiamo avuto in questi quattro anni) di guardarci dentro, di racchiuderci nel nostro Cuore-Sole e lavorarci intensamente affinché le ombre della nostra anima non abbiano ad oscurarlo. Un invito a guardare, guardare ciò che ancora offusca questo nostro Sole interiore, questo nostro Sé, che vuol dileguare le oscurità dell’inconsapevolezza e far maturare la nostra coscienza affinché si elevi al Cristo/Sole.

E se si chiedesse: perché proprio in Europa e in Italia? Si può rispondere che l’Europa e l’Italia sono chiamate a svolgere i più grandi compiti spirituali di questo quinto periodo di cultura.[1]

Credo che tutto ciò che accade al di fuori di noi, sia nella natura con alluvioni, terremoti, eruzioni vulcaniche… sia nella società dove la menzogna e la disidentificazione dell’essere umano stanno per raggiungere un baratro spaventoso, non sono altro che stimoli al risveglio dell’anima, all’incontro con il Sé Superiore.

E se questo solstizio oscurato ha voluto raccontarci qualcosa del nostro Sé oscurato, mettiamoci subito all’opera. Ci attendono altre prove ed è necessario tutto il nostro coraggio, la nostra forza morale e uno sguardo limpido e onesto verso noi stessi, uno sguardo che squarci il velo degli inganni e riscopra il Sole della Verità.

 

[1] Dalla Scienza dello Spirito sappiamo che il quinto periodo di cultura, o epoca germanica, è iniziato nel 1413 e si concluderà nel 3573. È chiamata anche epoca dell’Anima Cosciente, e il suo impulso principale si manifesta nei paesi del centro Europa.