L’approccio al Corpo come “voce” dell’Anima è una modalità terapeutica in cui viene presa in considerazione l’unità inscindibile di Anima e Corpo, e il rapporto con la persona è centrato sulla lettura e l’analisi dei sintomi fisici, come manifestazione “visibile” di un disagio precedentemente presente nell’inconscio e non elaborato a livello cosciente.
L’analisi dei sintomi, la comprensione del loro messaggio (es. se ho mal di testa frequente, ci sarà troppa “mentalizzazione” nella mia vita; se ho una gastrite cronica, si saranno contenuti aggressivi rispetto al mio cibo-nutrimento-affetto; se ho una laringite, ho un probabile conflitto con ciò che vorrei “esprimere”, e così via) aiuta a “spostare” il problema dal piano fisico a quello animico; e da quello animico, attraverso la consapevolezza e la trasformazione delle parti oscure della propria vita, al suo superamento e alla sua integrazione nella coscienza.
Questa visione non considera solo alcune malattie come psicosomatiche (come attualmente fa la nostra medicina), ma parte dal presupposto dell’unicità dell’entità umana, e a questo livello hanno basi animiche tanto una ipertensione, quanto una malattia degenerativa (seppur con differenti livelli di regressione), poiché tutto ha origine da quell’universo interiore inconscio, dove Anima e Spirito devono esprimere la loro libertà, la loro essenza, la loro Verità.
Scoprire che la malattia “ci vuole bene” e che non va allontanata o soffocata, ma compresa e accettata quale “segnale” della nostra sofferenza interiore, è una grande conquista personale che porta ad una maggiore conoscenza di noi stessi, delle nostre potenzialità e delle nostre opportunità esistenziali.
(Per riferimenti bibliografici vedi la bibliografia riportata nei libri La Via della Luce Femminile e Il Cancro, l’ultima richiesta d’Amore)