La Salute: un Dialogo tra l’Io e l’Anima

Per porre la domanda “cos’è malattia” e “cos’è salute” è necessario prima chiedersi “cos’è – chi è l’uomo?”
Chi è l’uomo? E qual è la sua missione sulla Terra?

E’ strano come l’attuale scienza abbia dimenticato queste domande, così presenti nel profondo dell’anima umana fin dagli antichi tempi, ed oggi più che mai attuali dato il grande momento trasformativo ed evolutivo che stiamo vivendo.

A queste domande Rudolf Steiner ha dato sicuramente un’ampia, intensa e scientifica risposta, portando le antiche fonti conoscitive, un tempo patrimonio soltanto degli iniziati, nell’esperienza concreta dell’uomo d’oggi e nelle sue facoltà di pensiero.

La suddivisione dell’essere umano in quattro parti: fisica-eterica-astrale-spirituale, che unisce in sé i quattro regni della natura compenetrandosi di essi e superandoli in una sintesi più ampia permeata dall’impulso del Cristo, spiega con rigore, precisione e forza Chi è l’Uomo e dove sta volgendo il suo destino e il destino della Terra.

Da queste premesse si può cercare di comprendere cos’è la salute e cos’è la malattia. Si può semplicemente dire che la salute è l’armonia tra le quattro parti costitutive umane e la malattia è una disarmonia di esse. Tale armonia è in relazione con lo scopo evolutivo dell’uomo, che è quello di diventare un essere totalmente spiritualizzato, ossia in grado di elevare a Coscienza quanto abita nel corpo astrale (corpo dell’Anima), nell’eterico (corpo della Vita), nel fisico (corpo della Manifestazione).

Perché dunque ci ammaliamo? Per accorgerci e vedere chi siamo, ossia per realizzare l’evoluzione della nostra Coscienza.

“Conosci te stesso” era scritto nel tempio di Delfi, e Cristo disse che il suo nome è “Io Sono”. Conoscere se stessi quindi, per arrivare all’Essere, a quell’unione dove la varie parti costitutive dell’uomo torneranno ad essere Luce.

Nella mia attività di psicoterapeuta ho potuto facilmente osservare come la grande varietà di disturbi e malattie abbiano la loro origine nell’interiorità dell’uomo ed in modo particolare nel corpo astrale, nel corpo dell’Anima  e nella sua relazione con l’Io (lo Spirito). Avevo visto come i malati di mente non si ammalavano di cancro e avevo visto anche come la soppressione farmacologica di una psicosi poteva trasformarsi in cancro, e così pure il contrario, ossia come la rimozione di un tumore poteva poi convertirsi in depressione o psicosi. Questo trasferimento del male dalla mente al corpo o dal corpo alla mente, non poteva che avere radici in una certa area intermedia tra corpo e mente. Quella zona intermedia del nostro essere è ciò che chiamiamo “anima” ed in modo particolare quella parte dell’anima che l’antroposofia definisce “anima senziente”. Questo mondo animico che raccoglie tutte le nostre emozioni e sentimenti, che porta in sé moltissimi elementi inconsci del passato in questa vita e in altre vite, è quella parte di noi che deve essere guardata, riconosciuta e trasformata affinché ciò che era inconscio salga alla coscienza e possa quindi intessere il dialogo con l’Io.

Passo dopo passo, il cammino della vita dovrebbe essere uno sguardo attento ai messaggi dell’anima, in modo che i contenuti di essa possano essere compresi ed integrati nella coscienza, in modo che essa si liberi e si purifichi dalle catene del passato, dalle emozioni ostacolanti, dalle ombre e dal disordine di oscuri moti interiori.

L’anima vuole il dialogo con l’Io. Essa è come un essere femminile che si apre alla natura maschile dell’Io. Tuttavia diversi fattori possono impedire il fluire dei processi animici verso l’Io. Tra l’Io e l’anima può crearsi una vera e propria barriera, la cui formazione è dovuta principalmente alla paura e alle sue due figlie minori: la colpa e la rabbia. Questi tre sentimenti sono il grande nutrimento inconscio della struttura difensiva.

I due meccanismi di difesa più importanti nel generare la scissione tra Io e anima sono la “rimozione” e la “negazione”. Queste due difese ricacciano con forza i sentimenti, i ricordi, il dolore, le esperienze negative nelle buie cantine dell’anima, serrano ogni loro passaggio verso la coscienza, alzano la barriera tra Io e Anima, impedendo il contatto, l’intimo dialogo interiore, e stabilendo una sorta di estraneità da se stessi.

Così la malattia mentale avviene quando le pulsioni inconsce dell’anima sfondano la barriera e irrompono nell’Io destabilizzandolo, la malattia fisica invece arriva quando la forza animica non è sufficiente a rompere la barriera difensiva, perché la struttura di questa è troppo organizzata e forte, pertanto i messaggi dell’anima invertono la direzione e vanno verso il corpo.

Tra le varie malattie, il cancro è quella che più rappresenta la vittoria della paura sull’amore, la vittoria della rigida difesa sull’intimo calore del dialogo.

La salute nasce invece dall’aprire le porte sinceramente ed onestamente alla propria intima verità, che è figlia della più grande Verità, cosicché le forze cristiche possano affacciarsi nel dialogo segreto tra Spirito e Anima, tra Sposo e Sposa, e realizzare a poco a poco quell’unione mistica, quel matrimonio sacro al quale dobbiamo tendere per adempiere compiutamente al nostro destino di Libertà e Amore.

 

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